
Rose passava molto tempo nel vivaio di famiglia. Era affascinata non solo dai colori e dai profumi dei fiori, ma amava anche ascoltare, dalla voce della sua carissima nonna, le varie caratteristiche delle piante.
Dopo qualche tempo la nonna si ammalò e dopo un breve periodo di sofferenza morì. Rose non faceva altro che piangere e il suo cuore aveva lasciato spazio alla tristezza e al dolore. Una notte mentre cercava di addormentarsi si ricordò di una storia che le aveva raccontato la nonna riguardo la mimosa pudica (detta volg. sensitiva), una pianta molto particolare per i suoi fiori a forma tondeggiante simili a pompon, le cui foglie rispondono ad ogni stimolo e contatto esterno, chiudendosi. La nonna le aveva insegnato: «Vedi, Rose, così dovremmo custodire il nostro cuore; dovremmo chiuderlo a tutto ciò che ci fa stare male, ma, soprattutto, a ciò che può contaminarlo. Dobbiamo prendercene cura affinché i cattivi sentimenti, come l’amarezza, la frustrazione, l’invidia e l’orgoglio, l’ego non mettano radici influenzando in questo modo le nostre decisioni e distruggendo il proposito che Dio ha stabilito nella nostra vita…».
Caro/a amico/a, il cuore è il centro del nostro essere; è lì che si depositano piani malvagi ma, altresì consigli preziosi della Parola di Dio. Chiudi il tuo cuore a ciò che non è gradito a Dio e lascia spazio all’amore di Cristo che fluisce dentro di te…