Aurelio Pitino
«Il Gospel nel cuore…»
Collaborazione, gioia e condivisione: tanti festival ed un cammino…
Un mondo così grande e particolare quello del Gospel, a cui alcuni nostri artisti italiani si ispirano per veicolare il messaggio cristiano in note, note molto colorate, da un sound particolare e coinvolgente che Aurelio Pitino riesce a impersonare in modo travolgente, coinvolgendo pubblico e donando la gioia del condividere in modo sano una grande passione quella dell’arte e della musica, dico questo perché in più di 20 anni di carriera Aurelio è promotore e realizzatore di alcuni Festival importanti per i valori intrinsechi, come l’ «Anno Domini Multifestival», Seminario Internazionale di Artisti Cristiani, che si tiene annualmente a Oropa (BI), presso l’omonimo santuario, il «Gospel Jubilee Festival», Festival Internazionale di Musica Gospel che si tiene annualmente a Torino, il «Gospel Explosion!», Rassegna Gospel itinerante in piazze e teatri d’Italia e tante altre belle cose che sono nate, come il Magnificat Magazine di qualche anno fa, grazie anche a contatti con artisti come Mario Migliarese che nel lontano 1993 fece nascere in Calabria il Magnificat Multifestival ispirandosi al Christian Artist Seminar olandese e al Multifestival David spagnolo di Luis Alfredo Diaz.
Ecco da qui parte il grande desiderio di Aurelio: fare famiglia con gli artisti cristiani, creare dei momenti di workshop, socializzazione, scambio culturale, a volte anche interreligioso e soprattutto suonare insieme, fare concerti dove ognuno da il meglio di se , per poi finire insieme a fare una grande festa di musica , come avviene ogni hanno all’ Holy Rock Cafè dell’ «Anno Domini Multifestival» di Oropa (BI).
E proprio nel Santuario di Oropa si è appena conclusa la quindicesima edizione dell’ «Anno Domini Multifestival», quattro giorni intensi dove artisti di musica cristiana ma anche del mondo cosiddetto secolare si incontrano e si mettono a confronto per momenti di riflessione e condivisione, anche di preghiera, seguiti ormai da anni dalla famiglia dei Salesiani con Suor Carmela Santoro, e anche molto attento il rettore del Santuario Don Michele Berchi, che è a Oropa dal 2008 e ha voluto mantenere da quando è arrivato in Santuario, questo incontro annuale come un momento speciale e valido di incontro.
Ma chi è Aurelio Pitino? Nasce in Sicilia precisamente a Modica, ecco da dove deriva l’entusiasmo, il sound i colori che lo hanno spinto in questi anni sempre più verso una costante ricerca del bello e del spirituale.
Aurelio non nasce nella musica Gospel e tanto meno nella chiesa, viene dal mondo del Pop Italiano e successivamente della Disco Dance anni ’80. Trascorreva il suo tempo col suo gruppo rock-dance («Legend» n.d.r.) tra serate in discoteca e cantando jingle pubblicitari (questo era il suo mondo); ma ad un certo momento scopre (nel 1989) Gesù, o meglio si riconcilia con la chiesa e comincia il suo percorso spirituale che lo porterà sempre più a conoscere gli artisti cristiani italiani, molti sacerdoti cantautori e un nuovo mondo.
Il suo primo album cristiano si intitola «Victory» (1990 LDC Music), un cd gospel, di brani inediti composti da lui e realizzato insieme ad un gruppo di amici credenti (evangelici e cattolici tra cui Patti Franklin dagli Stati Uniti) che hanno dato vita al Progetto «Anno Domini», un progetto nato dall’esigenza di aprire nuove frontiere alla musica Gospel italiana ma di «respiro» internazionale. In «Victory» la musica spazia dallo spiritual al blues, dal jazz al pop-rock. I testi, interamente in inglese, sono di lode, di adorazione, di preghiera, di vita quotidiana, sempre intenti a manifestare il bisogno che c’è di ognuno di noi di seguire e amare Cristo. Nel 1993, previo reclutamento di coristi impegnati ciascuno nel proprio processo di crescita professionale e spirituale, nasce, finalmente, l’«Anno Domini Gospel Choir» e si delinea già nettamente il carattere di quella che può senz’altro considerarsi un’ottima formazione corale e di testimonianza cristiana a carattere interconfessionale. Nel 1997 l’album «Anno Domini Gospel Choir» (Lancelot Records); nel 2003 l’album «Let everything praise Him» (Lancelot Records); nel 2008 «Open your heart:Live 2008» (IGM Records, 2008) e nel 2013 «Jesus Christ is the Way» (IGM Records, 2013).
Dal 1994 partono anche i suoi viaggi verso l’America Latina, Argentina Salvador, Guatemala, USA Orlando, viaggi fatti insieme agli amici: Mario Migliarese e Roberto Bignoli, incontrando altre realtà di Festival Cristiani e altri artisti come Ines De Viaud, Martha Reyes e tanti altri…che lo stimoleranno poi a formare anche oltre all’«Anno Domini Gospel Choir» un gruppo più piccolo: «The Spirit & Soul Singers» una band e 5 vocalist (divenuti successivamente: «Anno Domini Gospel Singers», ma Aurelio negli anni diventando sempre più selettivo ed esigente sia dal punto di vista spirituale che musicale, oltre a tenere vivi gli «Anno Domini Gospel Choir» e «Anno Domini Gospel Singers» (nel 2014 la grande opportunità nel mondo della Musica Leggera: il «Festival di Sanremo 2014». Hanno il privilegio e l’onore di affiancare l’artista Raphael Gualazzi & The Bloody Beetrots nei brani «Liberi o no» e «Tanto ci sei». Con «Liberi o no», Raphael Gualazzi si aggiudica il podio del «Festival di Sanremo 2014» piazzandosi al 2° posto dopo Arisa), Aurelio fonda anche gli «Anno Domini Gospel Singers Quartet» (nel 2012, a Bresso, MI, sono nel cast artistico dell’evento «One World, Family, Love» presieduto dal Santo Padre, Benedetto XVI e trasmesso in MondoVisione da RAI1).
A fine anni ’90 Aurelio comincia ad insegnare canto a Torino e a Milano, il suo talento lo porta a scelte sempre più forti nel campo musicale, viaggi che gli hanno anche permesso attraverso la musica e il canto la possibilità di conoscere e toccare da vicino tante realtà che hanno accresciuto la sua fede e il desiderio di servire il Signore con sempre più zelo.
Molte le esperienze che lo hanno segnato come l’aver cantato sicuramente nel ’95 a Loreto durante l’evento «Il Papa incontra i giovani d‟Europa»: dove c’erano 500.000 persone in quella distesa enorme. Un’esperienza per lui indimenticabile! O la recente 25ª Edizione del «Congresso Eucaristico» nel settembre 2011 davanti a 30.000 persone… e nel 2015 con Papa Francesco a Torino, in p.zza Vittorio nell’evento: «Turin for Young» in occasione del bicentenario della nascita di Don Bosco e dell’Ostensione della Sindone.
E poi ancora il «30 ore per la Vita» su Canale 5 o «Telethon» su RAI2 e tantissimi altri ancora…ma al di là di tutto questo, la gioia più grande per lui come per ogni componente del suo coro è quando anche in un concerto di poche persone un’anima «lontana e assetata» è stata «toccata» da un canto, da una frase, da una testimonianza… E va via con la gioia nel cuore, questo è il bello della scelta del Vangelo, infatti Gospel significa Vangelo, ed ecco la frase a cui Aurelio dedica molto del suo essere strumento di evangelizzazione… Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura…» (Mc 16,15) direi quasi il movente del suo essere presenza.
L’estro di Aurelio lo ha spinto anche a fare delle scelte ben precise nel vestiario del gruppo, perché come tutti sappiamo i gruppi gospel si caratterizzano perché i componenti usano delle tuniche , ecco che anche qui Aurelio ha fatto una scelta ben chiara, le tuniche (Robes come le chiamano gli americani), sono state create come modello nel gennaio del ’94 scegliendo I colori Blu e colletto bianco avorio, successivamente nel ’98 è stato cambiato modello perché avevano realizzato che tanti cori avevano gli stessi colori e quindi c’era bisogno di avere qualcosa di più incisivo e caratteristico; così è rimasto il blu ma hanno aggiunto al colletto anteriore una stola lunga posteriore di colore giallo…come a simbolizzare un sole, (la Luce di Dio) in un cielo blu (la libertà, l’infinito, la gioia, la pace, l’amore di Dio per i Suoi figli…), ecco che ne esce lo Spirito cristiano e la voglia di identificarsi in qualcosa di più forte del solo fare musica, perché in effetti molti gruppi Gospel che cantano in Italia non sempre fanno un cammino di fede ma più semplicemente seguono una moda, ecco perché in Aurelio c’è tanto desiderio e voglia di avere una linea ben chiara in tutto quello che fa e infatti si affida molto alla guida di religiosi e sacerdoti , che lo sostengono e aiutano, perché non è facile fare tutto quello che fa senza un appoggio e un sostegno spirituale.
Inoltre Aurelio ha avuto la grazia di aver frequentato una Black Church in Florida nel 1994 per due settimane. Insomma, una sorta di full immersion per capire, approfondire, imparare e vivere in maniera diretta il Gospel insieme a fratelli e sorelle nella fede: un tempo prezioso per cantare, pregare, ridere, piangere, gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre…(Rm 12,5). Questo è stato “vitale”: essere entrato nella loro cultura, capirne l’essenza…viverla!
Comporre canti gospel…non è solo mettere insieme quattro accordi e tre armonizzazioni ma è prima di tutto unzione, preghiera, ispirazione… che si unisce a melodie ispirate a diversi stili musicali tipici americani quali il blues, jazz, swing, soul, r&b ecc. che danno vita al canto gospel. Il buon Thomas Dorsey (Tampa, 1899-Chicago, 1993, USA), conosciuto meglio come il «Padre della Black Gospel Music», a suo tempo, fu l’artefice di ciò che oggi è il Gospel. Ecco che da qui si capisce esattamente a cosa pensa Aurelio Pitino quando parla di Gospel e qui nasce la differenza con molti altri gruppi, dico questo per annotare la professionalità e capacità di immergersi in una realtà puramente americana e tipica in cui per essere credibile bisogna esserne totalmente avvolti e coinvolti.
Ho assistito ultimamente ad un concerto di Aurelio e gli Anno Domini Gospel Choir e mi ha emozionato tantissimo, mi pareva di vivere un momento incredibile di musica colore e gioia ma soprattutto l’energia e il ritmo che si respira trasmette una grande gioia interiore, bravo Aurelio, negli anni hai veramente fatto i passi giusti per arrivare al cuore del tuo pubblico, non è facile e tu credo abbia fatto centro!
Ma torniamo un secondo al motivo anche che spinge Aurelio a usare l’arte come servizio, perché l’«Anno Domini Multifestival» è aperto anche a chi vorrebbe intraprendere il cammino artistico , quindi offre agli artisti non professionisti, un luogo adatto a sviluppare nuovi talenti: un posto dove possono essere «scoperti».
Un punto d’incontro…per musicisti, poeti, pittori, scultori, attori, mimi, cantanti, cantautori,
scrittori, ballerini…professionisti
- dove vedere sotto lo stesso tetto artisti cristiani provenienti da diverse culture, con stili e forme diverse;
• dove ricevere riorientamento, ispirazione e rinnovamento spirituale; - dove riflettere su come mettere in pratica la tua fede personale in modo creativo e rivedere il tuo compito all’interno della chiesa locale e della società;
- dove puoi trovare opportunità per espandere i tuoi orizzonti spirituali e creativi;
• dove hai la possibilità di scambiare informazioni, conoscenze ed esperienze con amici e colleghi coinvolti in ministeri artistici; - dove puoi vivere le esibizioni pomeridiane, i concerti serali (ADM Concert) e i programmi notturni (Holy Rock Café/Gospel Music Café);
- dove puoi trovare incoraggiamento a lavorare verso l’eccellenza;
- dove puoi frequentare i workshop organizzati da GMWI & ARTS (Gospel Music Workshop of Italy & Arts, una division dell’Ass. Anno Domini).
Quindi è veramente un luogo dove poter partecipare se si vuole condividere qualcosa di bello e nuovo con uno spirito nuovo, dove l’arte e la preghiera sono le basi dello stare bene insieme, un invito e una proposta da considerare proprio perché copre tante discipline artistiche in una cornice particolare come quella di Oropa in provincia di Biella.
Speriamo che il prossimo 17° Multiestival (Oropa, 30 giugno – 3 luglio 2017) trovi coinvolti molti dei lettori e un grande augurio ad Aurelio per il coraggio e la tenacia di andare avanti con la speranza che se il Signore ha voluto questo , lo sosterrà e lo aiuterà ad andare avanti con forza e desiderio di essere testimone di un progetto che nasce dall’Amore nei confronti del prossimo
Desidero ora continuare con alcune domande dirette ad Aurelio per comprendere meglio alcuni suoi progetti e passaggi di questo meraviglioso mondo che in prima persona vive giornalmente
✔ Ci potresti dire qualcosa di più dei brani che abitualmente proponi e qualcosa della tua discografia?
I brani che normalmente propongo sono frutto di ricerca, di preghiera, ci tengo che ciascun brano sia «sentito» dal coro al 100%. I brani del nostro ultimo album «Jesus Christ is the Way» pubblicato nel 2013 per celebrare i 20 di ministero della corale ne sono la prova…
✔ L’ Anno Domini Multifestival ha al suo interno anche un concorso, mi spieghi meglio ?
Fino al 2014 abbiamo proposto l’«ADM Music Award», un concorso per il miglior inedito. Dal 2015 abbiamo ritenuto opportuno sospendere questo concorso per vari motivi. Forse, chissà, in futuro lo riproponiamo ancora una volta…
✔ Aurelio quali sono i frutti che hai colto durante i tuoi festival? Sicuramente non sono quelli economici, ma raccontaci tu, e racconta qualcosa degli altri festival che segui, dato che mi sono soffermata di più sul Multifestival, ma so che sono altrettanto interessanti e importanti
«Tantissimi i frutti di questi anni! Certamente non economici, come hai già detto tu ma «umani» e «spirituali». Tantissimi giovani ( e non) che si sono avvicinati a Dio grazie ad una canzone o a una di testimonianza… Un altro evento importante che quest’anno celebra la 20ª edizione è il «Gospel Jubilee Festival», un Festival Internazionale di Musica Gospel. Tra gli ospiti più famosi che abbiamo avuto il privilegio di ospitare un’icona della Musica Gospel Internazionale il Rev. Jessy Dixon (USA) e la soddisfazione di essere stato un esempio per tanti altri festival gospel italiani…».
✔ Sono molti gli artisti del mondo dello spettacolo, cosiddetto «secolare», che in questi anni hanno partecipato ai tuoi festival, ricordo Bungaro, Franco Fasano, Linda, Mariella Nava, Antonella Ruggero, Gianni Belleno, Luca Jurman, Mario Rosini, Rossana Casale, Grazia di Michele, Gerardina Trovato e altri che so hanno voluto partecipare offrendo anche un contributo artistico di scambio, ci puoi raccontare qualche episodio…
«Tantissimi gli artisti cosiddetti «secolari» che hanno accolto con gioia il nostro invito a partecipare al Multifestival e a dare la propria testimonianza di vita, di fede e artistica… Ricordo anch’io con grande gioia e piacere Franco Fasano, Luca Jurman, Rossana Casale, Antonella Ruggero, Grazia Di Michele, Linda, Mariella Nava, Gerardina Trovato o Bungaro che ci «sostiene» sin dal 2001. Con quasi tutti gli artisti abbiamo avuto modo di condividere il palco del Teatro di Oropa con semplicità di cuore e gioia nello stare insieme e cantare a Dio!».
✔ Il Santuario di Oropa è un luogo particolare e che si addice molto allo Spirito del tuo Festival, sapresti dare una tua interpretazione o spiegazione?
«Anni fa in un sogno mi apparve il Santuario (che non conoscevo personalmente). Ho capito che la Mamma Celeste ci voleva in quel luogo santo perché potessimo essere testimoni attraverso l’arte della Bellezza del Vangelo e Messaggeri della Buona Novella per la salvezza degli uomini…».
✔ So che hai dei progetti imminenti, cosa hai in programma per il prossimo futuro?
«A parte il portare avanti i due eventi (ADM e GJF), ho sempre il mio stage di gospel (insieme al pianista , il M° Alfredo Matera) intitolato: «Let’s sing Gospel!» e poi un album di brani gospel tutti rigorosamente inediti per celebrare i 25 anni di ministero della corale Anno Domini Gospel Choir nel 2018. E’ un sogno nel cassetto che spero, se Dio vuole, si possa presto realizzare…».
✔ Che cosa vuoi dire ai lettori di «AD Magazine»? Dato che spesso e volentieri anche tu operi per il sociale e lavori nella pastorale familiare?
«Sono anni che la corale ADGC e l’Associazione Anno Domini sostiene il sociale attraverso concerti e iniziative varie. La Bibbia parla chiaro: «E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo…» (Galati 6,9), allora, dunque, non scoraggiamoci ma portiamo avanti l’opera di Dio con costanza, perseveranza e zelo. Il Dio dell’Amore e della Speranza ci sosterrà e ci darà successo… Il nostro rapporto con Lui scaturisce nel fare del bene al prossimo, nell’essere persone che espandono il profumo di Cristo e che mostrano che Dio c’è ed è un Dio d’amore che opera e che fa cose grandi e queste cose Dio le vuole fare attraverso di noi. Abbiamo bisogno di questo tipo di rapporto per poter essere cambiati e per poter dare quello che riceviamo…».
Grazie di queste tue risposte, e per il tuo operato, grandi cose fa il Signore!
Paola Maschio
InforMusic