Dio o la Materia?
A cura di: Ass. Informazione su Cristo
Dio non cade sotto i nostri sensi, ma si possono scoprire i segni della sua esistenza presenti nell’universo e nella nostra vita di uomini e donne. Alcuni dicono che la materia è eterna e, facendo ciò, attribuiscono ad essa le stesse caratteristiche divine: la materia diventa in questo modo un essere necessario, esistente per virtù propria, eterno ed infinito.
Una simile operazione non ha altro significato che respingere Dio dalla porta per introdurlo di soppiatto dalla finestra con la differenza che questa materia non sarebbe altro che un Dio senza cuore. Ma la materia non è affatto necessaria in quanto è in continua evoluzione. L’universo non è necessario, la vita non esisteva qualche miliardo di anni fa e neppure la materia nella forma attuale. Nessuno può provare che il cosmo è eterno, né lo scienziato, né il filosofo.
Anche l’uomo si trasforma, diventa diverso con il trascorrere del tempo. Egli sa di non essere la sorgente del proprio essere, ma di averlo ricevuto.
Tutta la realtà è radicalmente contingente, ossia potrebbe non esistere, non è necessario che ci sia, perciò occorre che esista un Datore di essere, Qualcuno che abbia l’essere di per sé e da sé, perché possa far sì che altre realtà possano a loro volta esistere.
Quando ci si ferma a riflettere sulle meraviglie del creato non si può non rimanere indifferenti e attribuire alla materia, incapace di agire in modo intelligente, o al caso cieco una organizzazione così perfetta che
L’unica obiezione seria all’esistenza di Dio è invece il terribile problema del male. Ma anche a questo riguardo, se si vuol essere coerenti, non si può negare l’esistenza di Dio. Infatti senza Dio il male rimane senza più alcuna possibilità di spiegazione e l’esistenza dell’uomo e del mondo precipitano nell’assurdo più completo.