Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».  Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna…» (Giovanni 6, 67-68).

All’inizio del capitolo, vediamo che la folla entusiasta vuole incoronare Gesù e farlo re. Alla fine, dopo aver ascoltato il Suo insegnamento, molti fra quelli che Lo seguivano, Lo lasciano…

Gesù si ritrova solo con i Suoi dodici discepoli. I più vicini, e domanda a loro: «Non volete andarvene anche voi?». Possiamo ben percepire il Suo dolore di fronte a queste defezioni.

Ma Pietro Gli dà questa bella risposta: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna». Molti si erano ritirati a causa delle parole di Gesù, ma Pietro rimane perché ha riconosciuto, in ciò che Gesù ha detto, «parole di vita eterna». Ha capito che Gesù non è solo Colui che può moltiplicare i pani ma che è Egli stesso «il pane vivente… disceso dal cielo» che dona la vita eterna (cfr Gv 5,51).

Anche la nostra vita può conoscere momenti di crisi, nei quali saremmo tentati di abbandonare Gesù. I discepoli che si erano ritirati non Gli avevano parlato direttamente, ma avevano mormorato fra loro (c.f.r. Gv 60-61) e avevano smesso di seguirLo.

Pietro invece si era lasciato interrogare da Gesù ed era rimasto con Lui insieme agli altri undici discepoli. E il Signore li aveva rassicurati dicendo: «Non ho Io scelto voi» (cfr Gv 60,70).

Ci prendiamo il tempo necessario per ascoltare con fede le parole di Gesù e per starGli vicino? Rimanendo accanto a Lui, il santo Figlio di Dio, potremmo adorarLo perché è Lui che ci ha scelti.